martedì 7 aprile 2020

Giornalisti per un giorno


Le alunne e gli alunni di V D hanno intervistato Marco Pugliese, insegnante di Scuola Primaria attualmente in servizio presso il sindacato UIL, riguardo al suo lavoro come Giornalista Pubblicista presso "Il Sussidiario.net" e "BZ News 24"; è inoltre Vicedirettore presso "Buongiorno Südtirol".

Uno degli argomenti che stanno affrontando durante la didattica a distanza è il testo informativo e loro stessi si stanno cimentando nella scrittura di articoli di cronaca.
Di seguito le domande che gli hanno posto e le relative risposte.  


D: Quando hai scelto la carriera del giornalismo? Sai dirci come si diventa giornalisti?
R: Personalmente per caso. Scrivevo di storia sui social e mi notò un giornale locale.  Allora scelsi d'intraprendere l'iter. Non esiste un titolo preciso, bisogna fare due anni di praticantato retribuito, si mandano tutti gli articoli ad una commissione d'idoneità, poi si fa un corso, se tutto va bene si ha il tesserino, fondamentale per dirsi giornalista.

D: Quali sono le tue fonti e come scegli gli argomenti da trattare per quel determinato giorno?
R: Le fonti sono di tanti tipi, dalla vecchina al balcone alla spia russa. Ci sono tre livelli: diretta, indiretta, insider. La diretta è la più semplice, subisce o sa il fatto perché lo vive o vede. L'indiretta lo riporta ma non è detto sia attendibile. La fonte insider ti dà gli scoop, ma devi prestare attenzione...potrebbero essere falsi!

D: Quanto tempo impiegate a scrivere un articolo di cronaca o a preparare un servizio?
R: IO scrivo d'economia, circa un giorno, a volte anche due ore. Dipende dalle esigenze di redazione. Io sono vicedirettore di BS, giornale online, di norma ai collaboratori indico 12 ore per servizio completo. In alternativa si chiama inchiesta, può durare mesi.

D: Voi giornalisti avete accesso a qualsiasi posto?
R: Dipende, bisogna accreditarsi. Però con il tesserino abbiamo una bella autostrada.

D: Ormai le notizie sono ovunque; quali canali ci suggerisci di prediligere per informarci?
R: Le testaste (anche online)  registrate in tribunale e i giornalisti con tesserino (sono rintracciabili). Io per la mia pagina ho creato dei bollini: notizia verificata, opinione, etc

D: Qual è la cosa più difficile del vostro lavoro? C’è mai stato nella tua carriera un momento in cui avete avuto paura?
R: Si quando ho intervistato un contatto in  Niger, tramite un satellitare...mi ha dato notizie così serie che  al giornale chiamò lo Stato maggiore (scrivevo d'affari militari).

D: Qual è la persona più famosa e/o più interessante che hai intervistato?
R: In realtà parecchi, Vittorio Sgarbi (gentilissimo), l'ex premier Gentiloni, l'ex ministro Minniti, l'analista Luttwak. Tutti molto disponibili, ma non li ricordo tutti.

D: Voi rileggete ciò che scrivete?
R: A volte capita di no, spesso sono gli articoli più letti.

D: Il prossimo anno andremo alla Scuola secondaria di primo grado; hai consigli da darci per prepararci al meglio?
R: Leggete tanti libri, tantissimi. Poi leggete Montanelli e Fallaci: due maghi del giornalismo  italiano, oltre al mito Gianni Brera.


Foto di Marco Pugliese, che ringraziamo per la disponibilità.